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Luglio 2013,
CERIMONIA per il
RICONOSCIMENTO UFFICIALE della:
JKF GOJUKAI ITALY
Per l'Italia il Presidente
JKF ITALY, M° Luigi Stanziano
Per il Giappone il
Presidente JKF, M° Ujita e il M° Fujiwara |
WAKAIAMA - 39° JKF Gojukai (luglio
2013) |
Il genere
umano purtroppo da millenni continua a sbagliare non approfondendo mai su quello
che va ad intraprendere.....
Anche nel
Giappone feudale proliferarono molti machi dōjō (dōjō cittadini) che si
contendevano gli allievi.
Spesso erano stati fondati da personaggi che insegnavano al di fuori di
qualsiasi tradizione o, addirittura, erano basati su tecniche assolutamente
irrealistiche ed inventate, ma dato che esistevano moltissimi samurai
disoccupati alla ricerca di una organizzazione a cui appartenere per poter
guadagnare dei soldi, questi machi dōjō divennero estremamente popolari.
Questi dōjō per attrarre nuovi adepti, esponevano all’ingresso elaborate
genealogie, diplomi e titoli di referenza.
Le Scuole
tradizionali, non avevano nessun interesse a “promuoversi sul mercato” e
adottarono la tattica opposta: erano infatti soliti appendere fuori dal dōjō
solo un segno, ai più incomprensibile, rappresentato da un falcetto (kama) e da
una ciotola per il riso ( wan)
Queste due parole, se lette insieme (kamawan), significano letteralmente “non ci
interessa”.
Era un modo, questo, di avvisare i possibili neofiti che quello non era un
luogo dove andare a cercare prestigio, guadagni o fama, ma un luogo
dove si praticava con serietà.
Le
Scuole tradizionali tendevano addirittura ad allontanare i possibili
studenti come se ciò fosse una consuetudine. Solo colui che tenacemente
tornava giorno dopo giorno, poteva ambire di essere accettato.
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Al Gymnasium Geraldo Josè de Almeida si sono
svolti i
Campionati del Mondo WUKF di San Paolo in Brasile.
Niko Paolucci il giorno 11 luglio 2010 si è laureato
Campione del Mondo nella categoria cadetti.
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GOGEN YAMAGUCHI
This is the only Master who developed the Japanese Goju-ryu Karate-Do |
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CHIBA - 38° JKF GOJUKAI (ago 2012), 2500 Partecipanti |
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Purtroppo (o per fortuna), gli episodi
emersi nell'anno 2009 nella I.K.G.A. (organizzazione di cui facevamo parte,
ci hanno fatto capire
nostro
malgrado che il responsabile europeo (personaggio "AUTORITARIO"), è incline ad un karate commerciale
che lo porta a scegliere situazioni di comodo (inserendosi in quella miriade
di organizzazioni che utilizzano il Karate come una setta....., dove all'interno si
svolge il tutto: dalle competizioni ai gradi, ai titoli, avendo tutto sotto il
proprio controllo;
falsando clamorosamente il contenuto del Karate-Do). È una scelta
basata su interessi e simpatie (noterete come l'etica e il Karate-Do non
hanno più nessuna affinità); difatti in Europa e nel mondo moltissimi Maestri
con sani valori che scoprono talune realtà si sono allontanati da
organizzazioni come queste. Chi è all'interno o chi si appresta ad entrarci,
normalmente lo fa per ignoranza, non conoscendo il reale panorama qualitativo mondiale.
Si inserisce dunque un ulteriore
gruppo replicante; già visto in abnormi e generiche strutture dove emerge
l'atteggiamento autoritario. La costruzione del curriculum è basato su
ipotetiche e fantomatiche esperienze. In genere "Sport karate"
praticato in ogni contesto dove si possono appiccicare riconoscimenti e, a qualunque costo (la
medaglia o il titolo prima di tutto.....! anche con
menzogne, imbrogli, intrallazzi), vivono esclusivamente di protagonismo mostrando
i loro trofei agli ignari per abbindolarli.
Come già citato, ogni individuo rispecchia la
propria esperienza; dunque se questa è fatta su gare e non attraverso il KARATE-DO, sul
curriculum troverete
sicuramente un medagliere infinito......
Vedete,
il Karate-Do nasce in una nazione dove la correttezza e il rispetto sono la
normalità, solo chi conosce più profondamente questo popolo (andando
regolarmente in Giappone) può dire la verità. Bisognerebbe
semplicemente guardare il "vero curriculum" di chi insegna (indagando), per rendersi conto di cosa è
composto il suo bagaglio..... altrimenti è tutto approssimativo, è "aria fritta". |
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