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Il Budo
giapponese non fa parte degli sport che sono originalmente un retaggio
dell’Occidente. Ci sono, però, taluni che si rallegrano nel vedere le
varie Arti Marziali divenire simili a Sport, ottenendo così una più
vasta popolarità in questi ultimi anni. Queste persone, è chiaro, non
hanno la più vaga idea di cosa sia un’Arte Marziale nel vero senso della
parola. A mio avviso costoro non sono qualificati a parlare di Budo…”
(detto del
Maestro Morihei Ueshiba) |
KARATE-DO
"L'arte
della mano vuota" risalirebbe ai monaci buddisti. Nasce a Okinawa nel XVI° secolo durante
l'occupazione cinese prima e giapponese poi. Agli abitanti fu proibito il
possesso di qualsiasi arma: da qui lo svilupparsi di tecniche a mani vuote
insieme ad attrezzi da lavoro usati nei campi. Il confronto era con violenti
oppressori armati di spade micidiali come la katana. Il karateka non
necessariamente deve essere forte, è pronto a colpire con calci e
pugni l'avversario infliggendogli una sola tecnica definitiva, senza curare
eccessivamente la parte estetica. Con il crescere dell’esperienza si
studiano i vari punti vitali per l’estrema difesa. Nel primo dopoguerra il karate fu
esportato in tutto il mondo e trasformato
in varie forme e nomi, oggi i colpi sono controllati prima dell' impatto.
Nello Sportivo, la simulazione del combattimento, rasenta la fantasia e si
distacca completamente dalla realtà, diventando un innocuo gioco per tutti;
compresi i bambini.
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KARATE-DO |
SAMBO
È una lotta russa che si
ispira alla tradizione mongola. Il sambo prevede una lotta corpo a corpo: si
deve immobilizzare l'avversario afferrandolo al braccio e trascinandolo a terra.
Negli anni settanta la Federazione judo fu costretta a modificare i regolamenti
perché utilizzando la tecnica del trascinamento i lottatori russi battevano
qualsiasi judoka. |
SAMBO
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KALARIPAYAT
È una delle
arti marziali più antiche, e fu forse quella esportata in Cina dal monaco
Bodhidharma. Prevede sia il combattimento a mani nude (secondo uno stile
simile al karate), sia l'utilizzo delle armi come la mazza, un pugnale a due
punte e una sciabola. Agli attacchi contro i 108 punti vulnerabili
dell'organismo associa esercizi di respirazione. |
KALARIPAYAT
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JU-JITSU
Significa
"arte della cedevolezza" ed è nato in Giappone dopo l'XI secolo.
Lo scopo era battere l'avversario con ogni mezzo senza sprecare energie;
per
questo il Ju-jitsu ha sviluppato come tecniche di
combattimento numerosi colpi mortali, tanto è vero che ha la fama di arte
marziale tra le più crudeli. Attualmente non viene più praticato come sport
agonistico.
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JU-JITSU
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SUMO
È lo
sport nazionale giapponese. La lotta sumo nasce con il Giappone: narra la
leggenda che il primo incontro si svolse tra due divinità, una coreana e
l'altra giapponese, per il controllo dell'isola. Nei combattimenti si
scontrano due lottatori (sumotori) che possono arrivare a pesare anche due
quintali. L'obiettivo è trascinare a terra l'avversario o farlo uscire
dall'arena di combattimento.
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SUMO
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BOXE
THAI
La
boxe thailandese è forse una delle arti marziali più violente:
prevede tecniche simili al karate. Uno dei colpi classici
è portato con la tibia contro la coscia dell'avversario, che non ha scampo
se si ritrova con la testa bloccata tra le mani di chi attacca e viene finito
a colpi di ginocchiate. |
BOXE THAI
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TAE-KWON-DO
Di origine koreana,
il tae- kwon-do è una
forma di
combattimento che ha avuto molto successo negli
Usa dato che, contrariamente ad altre arti marziali, non
prevede il controllo dei colpi e utilizza esclusivamente tecniche
spettacolari di gambe. È una
delle particolarità che differenziano il tae-kwon-do dal karate, con cui può
essere confuso, benché il tae-kwon-do porti i calci ad altezze più elevate.
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TAEKWON-DO
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KICK BOXING
È un'arte marziale sviluppata
negli
Stati
Uniti dagli esperti di karate, che intendevano eliminare i colpi controllati per arrivare
a scontri assai più spettacolari. Con il passare del tempo, dal kick-boxing
sono state eliminate le tecniche derivate dal karate, che hanno lasciato
spazio a colpi e parate ispirati dal pugilato. |
KICK
BOXING
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JUDO
È la
diretta derivazione del ju-jitsu, creata nel 1882 da Jigoro Kano come
tecnica di difesa non violenta. Dal ju-jitsu, infatti, il judo ha
eliminato le tecniche più pericolose. L'idea è difendersi da un attacco ma
poi convincere con le parole l'avversario a desistere. Il judo è un
combattimento a mani nude che sviluppa il corpo a corpo e la capacità di
cadere limitando i
danni. |
JUDO
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KALI
È il
nome con cui l'arte marziale
filippina è conosciuta negli Stati Uniti, Nelle Filippine è chiamata escrima, e
ribalta tutte le tecniche più classiche. Ci si allena con bastoni lunghi
circa un metro, da usare come sfollagente, con una coppia di bastoni più
piccoli e con diversi tipi di arma da taglio. |
KALI
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KUNG-FU
È
l'arte marziale più popolare della Cina. Il kung-fu divenne noto anche in
Occidente con l'attore Bruce Lee, che interpretò molti film, creando anche
un proprio stile originale. La tecnica di combattimento è per molti versi
simile al karate al quale, però, aggiunge colpi derivati
dall'imitazione dei movimenti degli animali e della ginnastica terapeutica
cinese. |
KUNG-FU
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SAVATE
È una delle
poche arti marziali sopravvissute in Europa. Chiamata anche boxe francese, è
nata in età napoleonica. I savateur utilizzano indistintamente calci e
pugni, e oggi sono tra i lottatori più temibili: insieme con le tecniche
originali hanno introdotto anche fondamenti di boxe thai e di pugilato
tradizionale. |
SAVATE
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